Accoglienza notturna
Il servizio prevede l’accoglienza emergenziale per persone in difficoltà, quali individui e famiglie che hanno perso la casa
Il problema “casa” riguarda nel nostro territorio tipologie diverse di utenti con difficoltà di vario genere: da quelle di tipo economico (che sfociano nell’impossibilità di sostenere le mensilità dell’affitto con il conseguente sfratto o legate al primo arrivo nel nostro territorio alla ricerca di un lavoro o di un corso professionale), a quelle di tipo educativo-relazionale (come le accoglienze di gravidanze difficili, di donne sole con figli in assenza di reti famigliari, di minori allontanati dai propri nuclei d’origine,…) o a patologie e dipendenze da sostanze (come le strutture di accoglienza residenziale per anziani non autosufficienti, per psichiatrici o per persone segnate da tossicodipendenze o da altre sostanze).
Negli anni le risposte del nostro territorio finalizzati a risolvere il problema dell’abitare sentendosi a casa e accolti, si sono consolidate nelle loro forme più tradizionali e, contemporaneamente, si sono diversificate attraverso la sperimentazione di progetti innovativi, sia per categorie di destinatari che per modalità di realizzare tali accoglienze.
Il servizio prevede l’accoglienza emergenziale per persone in difficoltà, quali individui e famiglie che hanno perso la casa
Il progetto di accoglienze diffuse è denominato "Tessere (di) comunità", per l'accoglienza e l'accompagnamento di famiglie e/o individui in difficoltà attraverso l'abbinamento con una famiglia tutor