Campo di Sappada Intervista a: Patrizia e Franco, Parrocchia di San Paolo

Come definireste il Campo di Sappada?

Don Amedeo, che ha dato vita a questo campo, ci ha sempre tenuto a dire che questo non è un campo di servizio ma un campo di condivisione. Il servizio è qualcosa che fai in veste di operatore, lassù, invece, paghi per fare una vacanza con gli amici, condividendo la giornata con persone disabili.

 

Cosa significa condividere la giornata?

Significa condividere ogni momento del giorno, dalla mattina alla sera, aiutandosi a vicenda sempre. In questo campo ognuno, infatti, è affidato a un’altra persona di cui è responsabile. Trascorrere dieci giorni costantemente insieme a questa persona crea dei legami veri e forti.

 

Cosa ti lascia questa esperienza?

E’ un’esperienza che ti arricchisce tantissimo. Vivere insieme significa raggiungere insieme i traguardi. Andiamo in montagna proprio perché la montagna è di per sé una sfida: costa fatica raggiungere una vetta, però insieme si riesce a fare tutto e in questo campo questo aspetto lo tocchi proprio con mano.