PROSSIMAMENTE LAVORO. Un titolo nuovo, un titolo che vuole rappresentare una speranza, quella del lavoro che si troverà, ma soprattutto che vuole indicare la prossimità, la vicinanza, requisito fondamentale nei tempi che stiamo vivendo per ri comprendere, ri qualificare e dare un nuovo volto e un nuovo nome alla condizione di chi lavora, di chi non lavora. La dimensione nella quale crediamo è quella della collaborazione, del fare insieme, per re inventare lavoro che dia dignità.
I dati sulle povertà e sulle risorse oggetto della presente rilevazione sono stati forniti quest’anno, per la prima volta, da tutti i 30 Centri di Ascolto Caritas attivi in diocesi, nonché da 14 organizzazioni appartenenti alla Consulta degli Organismi Socio-assistenziali, fra quelle che esplicano la loro attività nei seguenti settori: accoglienze e animazione ospiti (anziani, minori, donne…), distribuzione beni di prima necessità/contributi economici e ricerca/inserimenti lavorativi. In particolare, il dato sui beneficiari dei nostri servizi, ovvero sul numero e sulla classe di età delle persone che usufruiscono (anche indirettamente) delle prestazioni erogate dai CDA e dalle altre realtà intervistate, ci permette di rispondere meglio alla domanda su quanti e chi sono i poveri del nostro territorio; mentre il dato sugli utenti (ovvero su coloro che incontriamo “faccia a faccia” durante i colloqui di ascolto, i pasti alle mense, le distribuzioni di beni di prima necessità…), così come il numero dei passaggi registrati nell’anno (in termini di accessi ai servizi: notti dormite, borse distribuite, colloqui effettuati…), integrano il quadro sulle povertà e danno contemporaneamente informazioni sulla mole di lavoro che gli operatori e i volontari esplicano all’interno dei servizi stessi. Infine, il dato sui nuovi arrivi, ovvero sulle persone e sulle famiglie che per la prima volta si sono rivolte agli sportelli Caritas nell’ultimo anno, ci consente di monitorare il fenomeno delle povertà nelle sue tendenze più attuali.
Per quel che riguarda, invece, la scelta del focus di approfondimento del presente Rapporto (v. cap.3), abbiamo scelto di concentraci sul tema del Lavoro e di tutte le problematiche ad esso connesse (disoccupazione, precariato, sottoccupazione, lavoro nero….) e che hanno pesanti riflessi sulle condizioni di reddito e quindi sul benessere, o viceversa sulle difficoltà delle famiglie e degli individui del nostro territorio. Non soltanto, infatti, permangono le dinamiche negative rispetto ai livelli occupazionali, ma anche perché si inasprisce ulteriormente la condizione delle persone disoccupate da più di 24 mesi, di coloro che hanno perso il lavoro avendo più di 50 anni di età e delle famiglie monoreddito dove , con frequenti intermittenze, il lavoro viene a mancare o è sottopagato. Fra questi nuclei famigliari spiccano, anche all’interno dell’utenza Caritas locale, quelli in cui sono presenti dei minori o dei giovani.
In allegato il Report 2014 e la Copertina dello stesso, anch'essa veicolo di un senso, di un significato che vuole rappresentare il Lavoro.